Casa M – Casa e Studio professionale

Casa-studio, e atelier?

casa M - architetturaincasa
planimetria ante operam
casa M - architetturaincasa
pianta delle demolizioni (rosso) e ricostruzioni (blu)
Località: ROMA – Monteverde Nuovo

Casa e Studio Professionale come mantenere la giusta autonomia? Uno dei temi affrontati in questo progetto è la convivenza tra queste due funzioni.

casa M - architetturaincasa
planimetria di progetto con indicazione degli arredi

Progetto di ristrutturazione interna coinvolge un appartamento di circa 100 mq.

Data la conformazione planimetrica si è cercato di convogliare i servizi in tutti quegli spazi che prima erano dedicati alla sola distribuzione interna.

Il committente è una professionista che vuole svolgere la sua attività nella propria abitazione ed è inoltre una talentuosa pittrice che desidera pareti sgombre e luminose per appendere le proprie tele.

Pertanto il tema affrontato in questo progetto è stato quello di realizzare una casa-studio.

Sostanzialmente pubblico e privato convivono pur mantenendo un aspetto complessivamente unitario.

Per meglio dire lo studio professionale e l’abitazione per coesistere nello stesso luogo devono essere distinti e definiti.

planimetria con indicazioni degli schemi funzionali (porzione dello studio in arancione, e gli schemi geometrici del soggiorno)
casa M - il soggiorno prima e dopo
il soggiorno prima e dopo
casa M - l'ingresso prima e dopo
l’ingresso prima e dopo

Lo studio professionale

Lo spazio da dedicare allo studio professionale è stato individuato in prossimità dell’ingresso.

I vani che lo compongo sono: lo studio, il bagno e l’ingresso adibito a piccola sala d’attesa.

A rimarcare la divisione dei due ambiti quello “privato” e quello “pubblico” è stato inserito un piccolo blocco di servizi realizzato in muratura contenente ripiani ed appendiabiti, nel quale è stato ricavato un ulteriore portoncino attraverso il quale si può accedere alla casa.

Di fatto questo piccolo stratagemma ci ha consentito di configurare i due ambiti in completa autonomia non solo funzionale ma anche percettiva.

L’abitazione

L’abitazione presenta una suddivisione tra zona notte e zona giorno molto precisa.

Anche in questo caso le due zone sono di fatto distinte e funzionalmente indipendenti l’una dall’altra. La zona notte è costituita da una camera con cabina armadio e bagno privato. La zona giorno da un ampio living, bagno per gli ospiti e comoda cucina.
Determinata la distribuzione planimetrica, gli sforzi progettuali sono stati concentrati sulla zona living, in cui si svolgono le funzioni del pranzo e del soggiorno.

Già dai primi studi planimetrici gli elementi che più caratterizzavano l’appartamento erano le due finestre del soggiorno poste simmetricamente rispetto alla sala.

Nel soggiorno il sistema simmetrico delle due finestre viene affermato dalla riquadratura realizzata con i controsoffitti accentuando così l’ambito del soggiorno.

Allargando il soggiorno per ottenere la zona pranzo, si rischiava di sminuire la bellezza della parete finestrata e le travi della struttura in cemento armato sarebbero divenute visibili.

Si è deciso quindi di lavorare sulle interconnessioni dei due sistemi: le travi scoperte, lasciate a vista ed evidenziate dal colore grigio, divengono un filo conduttore della zona giorno legando concettualmente il soggiorno e il pranzo con la cucina.

Lo schema planimetrico è stato poi arricchito creando un secondo asse di simmetria tramite la parete di fondo della zona pranzo ed il controsoffitto sovrastante, tanto leggero da sollevarsi oltre la trave che lo sostiene.

Intersezioni di volumi e i giochi di linee completano lo spazio con richiami reciproci, il tutto orchestrato a creare uno spazio arioso e pronto ad accogliere gli oggetti cari della committente: quadri, mobili e naturalmente la coppa di zio.